Parliamo della risposta a chiamate generali o chiamate selettive. Quanto scriverò non si applica ai contest e alle risposte a stazioni DX molto ricercate.
Si risponde a una chiamata generale in telegrafia trasmettendo il nominativo della stazione chiamante seguito da DE e dal proprio nominativo, preferibilmente ripetuto almeno una seconda volta. La regola d'oro è: si trasmette poche volte il nominativo dell'altra stazione (una volta sola è già abbastanza) e molte volte il proprio nominativo (almeno due volte o, al massimo, tre volte). Nei seguenti esempi, AI4YG è il chiamante mentre IK1HGE risponde a una chiamata indicativamente del tipo:
CQ CQ DE AI4YG AI4YG CQ K
Ecco alcune possibili risposte corrette:
AI4YG DE IK1HGE IK1HGE
AI4YG DE IK1HGE IK1HGE K
AI4YG DE IK1HGE IK1HGE PSE K
Vedete che nel primo caso non ho messo l'invito a trasmettere K. Nel secondo caso ho distanziato molto la K. Nel terzo caso ho inserito l'abbreviazione PSE prima di K. Se si trasmettesse la lettera K vicino al nominativo, molto spesso il corrispondente capirebbe che la lettera K faccia parte del nominativo.
Perché trasmettiamo il nominativo del corrispondente?
Prima di tutto per richiamare l'attenzione del corrispondente per il quale il proprio nominativo è più familiare (più riconoscibile anche nel rumore, con interferenze e evanescenza) del nostro.
In secondo luogo, se omettessimo questa informazione, ci potrebbero essere altre stazioni chiamanti isofrequenza o su frequenze vicine, anche se noi non le riceviamo, che potrebbero pensare che la nostra risposta è per loro e che quindi inizierebbero a inviarci messaggi, disturbando noi (se le riceviamo) e/o il nostro corrispondente.
Non dobbiamo ripetere il nominativo del corrispondente perché lui lo conosce già! Ripetere il nominativo del corrispondente non è solo una perdita di tempo ma può inficiare la comprensibilità del nostro messaggio perché il corrispondente che ci riceve male potrebbe intendere alcune lettere siano parte anche del nominativo di chi sta rispondendo.
Dopo il nominativo dell'appellante si trasmette DE. DE è l'abbreviazione di "from" e si traduce in italiano con la preposizione semplice "da". Trasmettere DE è apparentemente inutile per cui si potrebbe omettere. Tuttavia, in questo caso, dobbiamo intenderlo in un'altra maniera, approfittando del fatto che DE è una parola chiave usata molto frequentemente e molto facile da decodificare anche in condizioni molto difficili. Quindi DE è l'indicatore della natura del codice che verrà trasmesso successivamente. Mi spiego meglio: le lettere che verranno trasmesse immediatamente dopo DE costituiscono sicuramente il nominativo di chi sta trasmettendo, quasi sicuramente ripetuto finché non verrà trasmessa una nuova parola chiave (o un prosign). Ho infatti scritto da qualche altra parte che un modo per facilitare l'intelleggibilità dei messaggi è essere prevedibili. Uno dei modi in cui riusciamo ad essere prevedibili è annunciare che tipo di informazione stiamo per trasmettere utilizzando parole chiave (abbreviazioni standard o codice Q). "Essere prevedibili" potrebbe ridurre leggermente il contenuto informativo di un messaggio ma aumenta l'efficacia della comunicazione (cioè, a parità di tempo di trasmissione e caratteri trasmessi, comunico meno informazioni di quanto farei se il mio corrispondente non potesse prevedere nulla di quanto gli sto per comunicare, ma aumenta la probabilità che riceva correttamente il mio messaggio).
Dopo DE si trasmette e si ripete, a nostro giudizio, ancora una o al massimo ancora due volte il proprio nominativo.
Le spaziature tra i nominativi, e tra i nominativi e DE, deve essere almeno pari alla spaziatura tra parole (equivalente al tempo di trasmissione di 7 dit), fermo restando quanto ho già suggerito per la spaziatura prima di K e per i seguenti consigli. Infatti, può essere utile:
- aumentare leggermente la pausa tra il nominativo dell'appellante e DE
- aumentare leggermente la pausa tra DE e il proprio nominativo
- aumentare leggermente la pausa tra il proprio nominativo e le ripetizioni (io lo raccomando fortemente).
Cose da non fare assolutamente:
- unire DE al nominativo del corrispondente o al proprio
- trasmettere più volte il proprio nominativo senza spaziatura adeguata tra le ripetizioni
- trasmettere tante volte il nominativo del corrispondente
- trasmettere altre informazioni oltre a quelle previste (quindi non trasmettiamo saluti, anche se il corrispondente è un nostro vecchio amico, non facciamo battute spiritose, non trasmettiamo HI, non sostituiamo DE con altre parole)
Gestione degli errori:
- quando commettete un errore non dovete preoccuparvi, succede a tutti, rimanete calmi, anzi freddi e insensibili ("cofortably numb", come direbbero i Pink Floyd...)
- se si sbaglia a trasmettere il nominativo del corrispondente, trasmettere il segnale d'errore e ritrasmettere il nominativo dall'inizio. Se si continuano a commettere errori, conviene "glissare", per esempio interrompiamo di trasmettere il nominativo del corrispondente facciamo una piccola pausa, trasmettiamo DE e poi il nostro nominativo.
- se si sbaglia a trasmettere DE, si fa una piccola pausa e si ritrasmette DE
- se si sbaglia a trasmettere il proprio nominativo, si trasmette il segnale d'errore e si ritrasmette il proprio nominativo avendo cura di ripeterlo una volta in più; il proprio nominativo dovrebbe essere trasmesso almeno due volte di fila senza errori prima di terminare la trasmissione.
Se il corrispondente non capisce e ci chiede di ripetere (per esempio trasmette AGN, oppure ?, oppure QRZ?) noi trasmetteremo nuovamente la nostra risposta omettendo il suo nominativo, quindi:
DE IK1HGE IK1HGE IK1HGE
oppure, più semplicemente:
IK1HGE IK1HGE IK1HGE
Non trasmettiamo K perché adesso sappiamo bene che il nostro corrispondente ha difficoltà a riceverci e temiamo che K crei confusione. Se il corrispondente esita a rispondere, trasmettiamo di nuovo il nostro nominativo una volta, ascoltiamo, ritrasmettiamo, ascoltiamo e così via, intervallando con brevi pause di ascolto per verificare se il corrispondente abbia ripreso a trasmettere a pause più lunghe per fargli capire che lo stiamo aspettando; meglio ancora usare il full break-in, cioè ascoltare anche tra i dit e i dah di uno stesso carattere. In questa situazione (il corrispondente sembra essere sparito) possiamo anche trasmettere KKK (ripetuto tre volte), oppure il nominativo del corrispondente (senza ripeterlo) e poi KKK.
Esempio di un QSO completo in un caso difficile:
AI4YG: CQ CQ DE AI4YG AI4YG CQ K
IK1HGE: AI4YG DE IK1HGE IK1HGE PSE K
AI4YG: ?? PSE AGN AGN
IK1HGE: DE IK1HGE IK1HGE IK1HGE
AI4YG: (non trasmette)
IK1HGE: IK1HGE IK1HGE IK1HGE
Ai4YG: (non trasmete)
IK1HGE: DE (pausa breve di ascolto) IK1HGE (pausa breve di ascolto) IK1HGE (pausa breve di ascolto; nel corso di questa pausa breve mi accorgo che il corrispondente ha ripreso a trasmettere...)
AI4YG: H? K1H? K1H?? AGN AGN K1H <KN> (la N dopo la K significa che solo chi contiene le lettere K1H è invitato a trasmettere; <KN> è un prosign anche se si sente spesso trasmesso come lettere singole)
IK1HGE: DE I K 1 H G E I K 1 H G E I K 1 H G E K K K (aumentato spaziatura tra le lettere e, se possibile, diminuita leggermente velocità di trasmissione del keyer)
AI4YG: R R IK1HGE DE AI4YG 339 339 339 BK
IK1HGE: R R R 5NN 5NN 5NN TU
AI4YG: CFM 73 73 TU E E
IK1HGE: E E
Come vedete, c'è anche un po' di improvvisazione o adattamento al caso specifico, sempre con l'obiettivo di essere chiari, non creare confusione, non aggiungere informazioni non necessarie (le condizioni sono difficili, il corrispondente è in difficoltà, mi liquida con un 339, di certo io non cerco di dirgli il mio nome e il mio QTH e non gli chiedo altri dati).
Nota: "E E" rappresentano sono due dit ben spaziati tra loro usati frequentemente per chiudere definitivamente un QSO
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In condizioni di segnali forti, quando il chiamante è un DX abbastanza ricercato che sta facendo delle prime chiamate, quando si intuisca che il chiamante è uno che va di fretta, insomma in tutte quelle occasioni in cui si valuti che essere coincisi offra vantaggi rispetto a essere chiari, si può rispondere alla chiamata generale in altri modi:
- omettendo il nominativo della stazione chiamante, per es.:
DE IK1HGE IK1HGE K
- omettendo il nominativo della stazione chiamante e DE, per es.:
IK1HGE IK1HGE
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Fonte: ik1hge, prodotto in proprio