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Le macchie solari appaiono evidenti nell'immagine a sinistra. Se non ne vedete, vul dire che in questo momento non ce ne sono...
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Grosso modo, per dirla in parole semplici, ormai abbiamo capito che la propagazione sulle bande radioamatoriali, in particolare quelle in HF (decametriche), dipende dal numero di macchie solari (SN = Sunspots Number): più macchie ci sono (SN alto) migliore sarà la propagazione delle onde elettromagnetiche e più alta sarà la massima frequenza utilizzabile (MUF). I "vecchi" ci dicono che questo numero di macchie solari, o meglio la sua media giornaliera o mensile, nel lungo periodo ha un andamento ciclico, cioè raggiunge un picco in un tempo relativamente breve, e poi ha una coda di decadimento che si prolunga per diversi anni in cui il numero di macchie solari rimane molto basso con conseguente mediocre propagazione. Questo andamento si ripete con cadenza, grosso modo, undecennale, come vediamo nel grafico della figura seguente che rappresenta il numero di macchie solari medio mensile negli ultimi cinque cicli.
Andamento della media mensile del numero di macchie solari negli ultimi cinque cicli solari
Ahinoi, quella che stiamo vivendo proprio in questo periodo è la fase di minimo del 24° ciclo solare: poche macchie solari, poca propagazione… La domanda che ci facciamo tutti è: quando tornerà a crescere il numero di macchie solari? Cioè: quando inizierà il nuovo ciclo solare? Ma ancora di più: quando migliorerà la propagazione e potremo finalmente fare dei bei DX anche da QTH di normale abitazione, con potenze e antenne non particolarmente "lussuose"? Ci vengono in aiuto le previsioni divulgate da prestigiosi istituti di osservazione e ricerca.
I due grafici che riporto, resi disponibili dal Royal Observatory of Belgium, Brussels (Osservatorio Reale del Belgio di Brussels) mostrano com'era la situazione all'inizio del 2019, cioè il numero medio di macchie solari mensile nei cinque anni precedenti e le previsioni per tutto il 2019. Ci servono come riferimento per comprendere l'attendibilità delle previsioni. Ogni anno, cercherò di aggiungere gli stessi grafici aggiornati all'anno in corso. (Aggiornamento 2020-01-31: ho aggiunto anche i grafici con le previsioni per il 2021). Dal confronto degli stessi grafici riferiti ad anni successivi, verificheremo se le previsioni si sono avverate o no.
Previsioni alla data del 8 gennaio 2019 andamento del numero di macchie solari mensili. A sinistra: metodo standard; a destra metodo combinato.
Previsioni alla data del 1 gennaio 2020 andamento del numero di macchie solari mensili. A sinistra: metodo standard; a destra metodo combinato. Fonte: SILSO data/image, Royal Observatory of Belgium, Brussels.
- in blu il numero medio mensile di macchie solari (osservato nel passato)- in nero l'andamento del numero medio mensile di macchie solari (ovvero, la stessa quantità già rappresentata dalla curva blu ma, in qualche modo, smussata o "allisciata")- in rosso la previsione, realizzata con il metodo standard, dell'andamento del numero medio mensile di macchie solari (quindi questa è una previsone, quello che ci si aspetta nel futuro)- in verde la previsione, realizzata con il metodo combinato, dell'andamento del numero medio mensile di macchie solari (anche questa è una previsione per lo stesso periodo cui si riferisce la linea rossa, ma con un modello di calcolo più completo)
Che differenza c'è tra i due metodi di previsione? Quale dei due metodi è più corretto per il periodo che stiamo vivendo?
Il metodo standard (SC = Standard Curves) consiste nell'interpolazione delle curve standard di Waldmeier; in sostanza, questo metodo si basa sulla serie (cioè la successione dei numeri, messi uno dietro l'altro in ordine fino a questo momento) della quantità di macchie solari. La curva risultante (quella rossa) è una buona previsione nei periori in cui c'è un andamento abbastanza "tranquillo", cioè non sono attese inversioni (ovvero, siamo relativamente lontani dal picco e dal minimo, le due situazioni in cui ci aspetteremmo dei cambiamenti dell'andamento, in particolare da decrescente a crescente come del di minimo tra due cicli solari). In definitiva, questo metodo di previsione non va molto bene per la fase del ciclo solare che stiamo vivendo adesso.
Il metodo combinato (CM = Combined Method) combina una tecnica di regressione applicata alla serie della quantità di macchie solari con l'indice geomagnetico usato come precursore. Questo metodo, dovuto a K. Denkmayr e P. Cugnon, fornisce una previsione migliore durante la fase di minimo tra i cicli solari, cioè esattamente la fase che stiamo vivendo in questi mesi (o anni).
La fascia rosa del grafico di sinistra, e la fascia verdina nel grafico di destra, credo indichino le zone di incertezza, entro le quali si potrebbe posizionare con una certa probabilità la vera curva di andamento. Anche questa fascia dipende dal metodo di calcolo utilizzato. Vediamo come la fascia di incertezza del grafico di sinistra è molto più larga di quella del grafico di destra.
Possiamo, infine, trarre le conclusioni che ci interessano: facciamo affidamento ai grafici datati 8 gennaio 2019, quelli disponibili nel momento in cui sto scrivendo. Beh, la previsione con metodo standard ci preoccupa un po' in quanto pronostica un 2019 sostanzialmente piatto e fa intravedere una possibile ripresa a inizio 2020, mentre la previsione con metodo combinato fa ben sperare in un aumento della quantità di macchie solari, e dunque un miglioramento della propagazione delle onde elettromagnetiche, a partire dalla primavera 2019!
AGGIORNAMENTO 2019-03-06
Ho aggiunto oggi i due grafici, analoghi a quelli di febbraio che abbiamo già commentati, ma che si riferiscono alla situazione nel momento in cui state leggendo questo articolo (si dovrebbero aggiornare mensilmente, almeno finché il link al SILSO non si interromperà per cause accidentali). Credo sia interessante confrontare la previsione "fotografata a febbraio 2019 con la situazione attuale, proprio per renderci conto se queste previsioni funzionino o no. Per esempio, i dati del 1 marzo 2019, mostrano un minimo assoluto (nell'arco del 24° ciclo) del numero di macchie solari mensili registrato a febbraio; la previsione "metodo standard" conferma l'aspettativa di un 2019 piatto sui minimi e di una ripresa a inizio 2020, e la previsione "metodo combinato" prospetta ancora una decisa ripresa a partire da aprile 2019. Vedremo presto quale metodo risulterà migliore. Comunque andrà, mi raccomando, fatevi trovare pronti!
AGGIORNAMENTO 2020-01-31
Confrontando le previsioni del 8 gennaio 2019 con i dati reali nel grafico del 1 gennaio 2020, si direbbe che il metodo combinato non abbia funzionato per niente: a fronte di una pronosticata decisa ripresa del numero medio di macchie solari mensili, si è invece verificato un andamento piatto della curva molto vicina allo zero. Al contrario delle aspettative, dunque, per ora il metodo standard si è rivelato migliore, almeno in questa specifica fase di minimo e di transizione tra cicli solari.
Aggiungo ancora un altro grafico "live" che rappresenta il numero di macchie solari giornaliero (linea giallo ocra), media mensile (blu), media mensile allisciata (rossa continua), previsione con metodo standard (rossa "punto e linea") e previsione con metodo combinato (rossa tratteggiata).