Il 15 settembre gli scienziati del SIDC1, della NASA2 e del NOAA-SWPC3 hanno pubblicato la notizia:
NASA - Solar Cycle 25 Is Here. NASA, NOAA Scientists Explain What That Means ("Il ciclo solare 25 è qua. Gli scienziati della NASA e del NOAA spiegano che cosa significa")
WDC-SILSO4 - The new solar activity cycle. - December 2019 confirmed as starting point of the new solar activity cycle ("Il nuovo ciclo di attività solare - Dicembre 2019 confermato come punto di inizio del nuovo ciclo di attività solare")
Stappate le bottiglie di spumante, possiamo finalmente festeggiare! Dite che è tardi? Che la festa è passata? No, non è così, quella dell'inizio del ciclo solare è una cosa che si sa sa dopo, addirittura dopo parecchi mesi, come vedete, quando sono disponibili sufficienti dati di osservazione per stabilire quando si è verificato il minimo del numero di macchie solari internazionale (Sn). Al mese del minimo di Sn si fa corrispondere l'inizio del nuovo ciclo solare. A dicembre 2019 è iniziato il 25° ciclo solare.
Ehi, perché ci preoccupiamo dell'attività solare? A una maggiore attività solare (elevato numero di macchie solari) corrisponde una migliore propagazione delle onde elettromagnetiche cioè, per noi radioamatori, maggiore probabilità di effettuare collegamenti a lunga distanza (DX). Un ciclo solare dura mediamente 11 anni, inizia in corrispondenza di un periodo di minimo del numero di macchie solari, attraversa una prima fase di aumento del numero di macchie solari giornaliere medio mensile fino a raggiungere un picco, poi si ha una decrescita relativamente veloce e una coda a bassissimi valori molto lunga, fino a raggiungere il minimo che rappresenta la fine del ciclo e l'inizio di quello successivo.
Ecco cosa dice, tradotto da me, il Royal Observatory of Belgium, Osservatorio Reale del Belgio:
Leggi tutto: Da dicembre 2019 siamo ufficialmente nel nuovo ciclo solare!
Anche se non è detto che sia già finito, possiamo incominciare a fare qualche commento sul ventiquattresimo ciclo solare che ci sta lentamente salutando lasciandoci con lacrime di tristezza agli occhi, per via della scarsità di propagazione delle onde elettromagnetiche che la lunga coda di valori bassissimi di macchie solari comporta. Ho scaricato dei dati dal sito SILSO - Sunspot Index and Long-term Solar Observations e li ho rielaborati un pochino producendo un paio di grafici. Il primo rappresenta sia la massima sia la minima quantità di macchie per ogni ciclo solare. In realtà, si tratta del massimo e del minimo della media mensile "smoothed" (vale a dire "allisciata", in qualche modo resa meno spigolosa) di macchie su 13 mesi, versione 2.0 del SILSO. Com'è, come non è, sta di fatto che il ciclo 24, quello che abbiamo vissuto negli ultimi anni e che molto probabilmente stiamo ancora vivendo, è incominciato con un numero bassissimo di macchie, tra i tre o quattro peggiori della storia conosciuta, ha avuto un massimo sempre molto basso, tra i tre o quattro peggiori della storia e si direbbe che anche il ciclo 25 inizierà (o è già iniziato, lo sapremo solo dopo alcuni mesi) con un numero di macchie quasi nullo.
Accoglierei questi dati con grande ottimismo, nel senso che questo è il terzo ciclo con la quantità mensile di macchie in calo e non è mai successo che ce ne fosse un quarto, quindi speriamo proprio che anche il sole perpetui le sue tradizioni e ci regali un bel venticinquesimo ciclo con numeri in grande crescita e propagazione ionosferica delle onde e.m. "in gran spolvero".
Se siete qui è perché la propagazione si fa desiderare un po' troppo, vero? Volete buone notizie? L'unica buona notizia è che, man mano che passa il tempo, aumentano le probabilità che cominci la salita di inizio ciclo solare. Detto questo, settembre è stato un mese da dimenticare, ce ne siamo accorti un po' tutti. Se volete la conferma, ecco il grafico del numero medio giornaliero di macchie solari:
Che ve ne pare? Praticamente nullo per tutto il mese, tolti un paio di giorni iniziali in cui, comunque, c'era poco da ridere. Tutto questo a dispetto delle previsioni che lasciavano sperare in una ripresa imminente dell'attività solare:
Questo articolo viene periodicamente aggiornato con nuovi dati, valutazioni e commenti, tornate a leggere gli aggiornamenti di tanto in tanto!
Grosso modo, per dirla in parole semplici, ormai abbiamo capito che la propagazione sulle bande radioamatoriali, in particolare quelle in HF (decametriche), dipende dal numero di macchie solari (SN = Sunspots Number): più macchie ci sono (SN alto) migliore sarà la propagazione delle onde elettromagnetiche e più alta sarà la massima frequenza utilizzabile (MUF). I "vecchi" ci dicono che questo numero di macchie solari, o meglio la sua media giornaliera o mensile, nel lungo periodo ha un andamento ciclico, cioè raggiunge un picco in un tempo relativamente breve, e poi ha una coda di decadimento che si prolunga per diversi anni in cui il numero di macchie solari rimane molto basso con conseguente mediocre propagazione. Questo andamento si ripete con cadenza, grosso modo, undecennale, come vediamo nel grafico della figura seguente che rappresenta il numero di macchie solari medio mensile negli ultimi cinque cicli.
Andamento della media mensile del numero di macchie solari negli ultimi cinque cicli solari
Ahinoi, quella che stiamo vivendo proprio in questo periodo è la fase di minimo del 24° ciclo solare: poche macchie solari, poca propagazione… La domanda che ci facciamo tutti è: quando tornerà a crescere il numero di macchie solari? Cioè: quando inizierà il nuovo ciclo solare? Ma ancora di più: quando migliorerà la propagazione e potremo finalmente fare dei bei DX anche da QTH di normale abitazione, con potenze e antenne non particolarmente "lussuose"? Ci vengono in aiuto le previsioni divulgate da prestigiosi istituti di osservazione e ricerca.
I due grafici che riporto, resi disponibili dal Royal Observatory of Belgium, Brussels (Osservatorio Reale del Belgio di Brussels) mostrano com'era la situazione all'inizio del 2019, cioè il numero medio di macchie solari mensile nei cinque anni precedenti e le previsioni per tutto il 2019. Ci servono come riferimento per comprendere l'attendibilità delle previsioni. Ogni anno, cercherò di aggiungere gli stessi grafici aggiornati all'anno in corso. (Aggiornamento 2020-01-31: ho aggiunto anche i grafici con le previsioni per il 2021). Dal confronto degli stessi grafici riferiti ad anni successivi, verificheremo se le previsioni si sono avverate o no.
Previsioni alla data del 8 gennaio 2019 andamento del numero di macchie solari mensili. A sinistra: metodo standard; a destra metodo combinato.
Previsioni alla data del 1 gennaio 2020 andamento del numero di macchie solari mensili. A sinistra: metodo standard; a destra metodo combinato.
Fonte: SILSO data/image, Royal Observatory of Belgium, Brussels.